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Milano – La guerra (non è mai) grande
4 November 2018 @ 18:30
FreePalazzina Liberty – Milano
Domenica 4 novembre 2018 – ore 18.30 – ingresso libero
ORCHESTRA DI FIATI DELLA VALTELLINA
CIVICA ORCHESTRA DI FIATI DI MILANO
Lorenzo Della Fonte, direttore
LA GUERRA (non è mai) GRANDE
Georg Friedrich Händel (1685-1759)
MUSIC FOR THE ROYAL FIREWORKS (1749)
revisione Mark Hindsley (1905-1999)
- Overture
- The Peace
- The Rejoycing
- Bouree
- Menuet
David Maslanka (1943-2017)
HELL’S GATE (1996)
Concerto per trio di saxofoni e orchestra di fiati
Trio di Saxofoni dell’Orchestra di Fiati della Valtellina:
Valentina Persenico, alto; Simone Rinaldi, tenore; Matteo Margolfo, baritono
Percy Aldridge Grainger (1882-1961)
IRISH TUNE FROM COUNTY DERRY (1918)
COLONIAL SONG (1918)
Maurice Ravel (1875-1937)
LE TOMBEAU DE COUPERIN (1914-17)
orchestrazione Masamicz Amano
- Prélude “Alla memoria di Jacques Charlot”
- Menuet “Alla memoria di Jean Dreyfus”
- Toccata “Alla memoria di Joseph de Marliave”
Darius Milhaud (1892-1974)
SUITE FRANÇAISE, Op. 248 (1944)
- Normandie
- Bretagne
- Île de France
- Alsace – Lorraine
- Provence
Georg Friedrich Händel scrisse La Musica per i Fuochi d’Artificio nel 1749, su richiesta del re d’Inghilterra Giorgio II, per festeggiare la pace di Aquisgrana. I festeggiamenti londinesi prevedevano uno spettacolo pirotecnico in cui i fuochi partivano da una mastodontica costruzione in legno, progettata dallo scenografo italiano Giovanni Servandoni, nella quale era ricavata anche una speciale pedana sopraelevata per i musicisti.
Hell’s Gate (il cancello dell’inferno) è il nome dato a un passo sulle alture del Montana (U.S.A.), alle sorgenti del fiume Clark Fork, teatro di violente battaglie indiane. Per David Maslanka questo brano rappresenta una sorta di “viaggio dell’anima”, rappresentata dal trio di saxofoni solisti, contrapposto al pieno orchestrale. A conclusione del brano risuona il corale sacro “Christ, du bist der helle Tag” (“Cristo, tu sei il giorno luminoso”), metafora per il passaggio dell’anima alla piena consapevolezza e realizzazione, anche attraverso i conflitti.
Percy Grainger, il più grande pianista della sua epoca, fu australiano di origine ma naturalizzato statunitense. Nel 1914 si trasferì a New York e, dopo essere divenuto americano, nel 1917 si arruolò nell’esercito, a causa della Prima Guerra Mondiale. Durante i due anni successivi fu quindi in stretto contatto con le bande militari, suonando anche oboe e saxofono nella Coast Artillery Band a New York, divenendo istruttore della stessa e studiandone quindi accuratamente orchestrazione e strumenti. Divenne un buon esecutore soprattutto al saxofono soprano, strumento di cui fu in seguito appassionato estimatore. Di questo periodo sono i due brani presentati in questo concerto.
Le tombeau de Couperin è una suite del compositore francese Maurice Ravel. Venne composta fra il 1914 e il 1917 durante la Prima guerra mondiale: ogni movimento è dedicato ad un amico del compositore caduto in guerra. Ravel, trentanovenne allo scoppio della guerra, venne arruolato in artiglieria come autista di camion e ambulanze. A causa della sua debolezza fisica rimase al fronte per poco tempo e poi rimandato a casa. Pur avendo scampato questo pericolo, non riuscì ad evitare la morte di diversi suoi amici, caduti combattendo per la patria. Le tombeau de Couperin, iniziata prima dello scoppio della guerra, e inizialmente pensata come un tributo a François Couperin, recherà alla fine una doppia dedica, quella al grande maestro del clavicembalo barocco e quella agli amici scomparsi.
Passando alla Seconda Guerra Mondiale, dopo l’invasione nazista della capitale e la conseguente resa della Francia, Darius Milhaud si rese conto che la situazione stava evolvendosi pericolosamente per un artista ebreo, quale egli era. Nel 1940 riuscì a imbarcarsi da Marsiglia per gli Stati Uniti. Il viaggio non era ancora terminato che il Mills College di Oakland, California, aveva telegrafato offrendogli un posto di insegnante. Nel 1944, dopo lo sbarco in Normandia, l’editore americano Lou Levy gli commissionò un brano per banda scolastica: nella Suite Française, Milhaud volle esprimere i suoi sentimenti riguardo la patria lontana e la guerra.